Comunità Capi

Storia

La Comunità Capi viene introdotta nell’Associazione Scouts Cattolici Italiani (A.S.C.I.) negli anni settanta. Nel 1974 l’A.S.C.I. si fonde con l’A.G.I. e nasce l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I.). In questa nuova associazione la Comunità Capi divenne subito il fulcro della formazione permanente e della vita democratica. Inizialmente, il ruolo di “animatore della Comunità Capi” era distinto da quello di “Capo Gruppo”, ma col tempo si vide che questa soluzione non funzionava, e le due figure furono unificate.
Un’altra novità dell’A.G.E.S.C.I. rispetto all’A.S.C.I. fu la netta distinzione fra educandi ed educatori; solo questi ultimi facevano parte della Comunità Capi, mentre i Rover e le Scolte erano considerati “educandi” anche quando avevano incarichi di servizio davanti ai ragazzi. Infatti, col tempo, fu abolita la possibilità di avere Rover o Scolte come capi unità o aiuto capo unità.

La Comunità Capi (spesso abbreviata in Co.Ca. o CoCa) è il gruppo di soci adulti dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I.) che si impegna alla gestione di un gruppo scout e all’educazione dei ragazzi in un ambiente caratterizzato dalla condivisione, dalla corresponsabilità e dalla solidarietà reciproca.

“L’arte di essere capo è una sottile linea che congiunge diverse abilità: capacità di osservare, dedurre e agire mescolate ad una buona capacità di previsione, alla prudenza e alla capacità di guidare le persone, di farsi sentire degni di fiducia ed autorevoli. Non può neanche mancare la capacità di mediare nelle situazioni più disparate. E’ un compito difficile che solo chi si mette con tutto il suo impegno puo portare a termine”

La comunità capi è formata da un numero variabile di adulti (dai 5-6 ai 20-30) di età superiore ai 20 anni, tra i quali almeno uno deve essere in possesso di nomina a capo. Al suo interno non esiste gerarchia e tutti gli adulti hanno pari valore e dignità. Gli adulti e i Capi della comunità capi devono aderire alle scelte e alle linee guida che A.G.E.S.C.I. ha espresso nel Patto Associativo.

Gli adulti in servizio educativo presenti nel gruppo formano la comunità capi che ha per scopo:

– L’elaborazione e la gestione del Progetto educativo.
– L’approfondimento dei problemi educative.
– La formazione permanente e la cura del tirocinio degli adulti in servizio educativo.
– L’inserimento e la presenza dell’Associazione nell’ambiente locale.

La comunità capi, nelle forme che ritiene più opportune:

– Esprime tra i capi della comunità capi una capo e/o un capo gruppo (ambedue se si tratta di un gruppo misto).
– Affida alla competente autorità ecclesiastica la nomina dell’Assistente Ecclesiastico di gruppo e degli Assistenti Ecclesiastici di unità.
– Cura i rapporti con gli ambienti educativi nei quali vivono ragazzi e ragazze (famiglia, scuola, parrocchia ecc.).

La capo gruppo ed il capo gruppo, d’intesa con l’Assistente Ecclesiastico di gruppo ed avvalendosi dell’aiuto della comunità capi, curano in particolare:

– L’attuazione degli scopi e l’animazione della comunità capi.
– I rapporti con associazioni, enti civili ed ecclesiastici presenti nel territorio in cui agisce il gruppo.
– La gestione organizzativa ed amministrativa del gruppo.

La capo gruppo e il capo gruppo, congiuntamente, hanno la rappresentanza legale del gruppo.
In relazione all’attività educativa del un gruppo scout si distinguono, tra gli adulti in servizio educativo e i capi della comunità capi::

– Capi gruppo
– Responsabili di unità o capo unità
– Aiuto capo unità
– Capi a disposizione

I soli incarichi educativi attivi e di quadro associativo conferiscono diritto di voto nelle strutture deliberative dell’associazione; i Capi non aventi alcun incarico in Co.Ca. hanno solo elettorato passivo. I soci adulti non aventi alcun incarico in Co.Ca. hanno solo diritto di parola nelle riunioni degli organismi deliberativi

Capi Gruppo

Tali figure, chiamati secondo una denominazione poco usata ma più corretta Animatori di Comunità Capi, coordinano la vita della Co.Ca. della quale sono parte, operando quali primus inter pares (primo tra i pari). Sono in numero di due uomo e donna, in base al principio della Diarchia che caratterizza le strutture educative dell’A.G.E.S.C.I. ed hanno la rappresentanza legale del gruppo.

Capi Unità

Sono responsabili (su mandato della Comunità Capi) della direzione educativa di una delle unità di cui il gruppo è formato. Sono sempre in numero di due per ogni unità mista. Sono affiancati eventualmente da uno staff.

Aiuto Capo Unità

Affiancano i Capi unità nella gestione di un’unità del gruppo e condividono con questi, quali membri del loro staff, la responsabilità (delegata) dell’educazione dei ragazzi. Spesso sono i capi più giovani dello staff, che devono completare l’iter di formazione. Possono essere anche capi tirocinanti, cioè capi entrati da poco nella Comunità Capi e che stanno completando un anno di formazione base all’essere educatore in AGESCI.

Maestri dei Novizi

Oltre ai Capi unità ed agli Aiuto capo unità, nella Branca Rover e Scolte (o Branca R/S) ci sono anche i Maestri dei Novizi, capi operanti nella particolare struttura della Branca R/S che si chiama Noviziato ed accoglie i ragazzi di 16-17 anni di età per un anno. Tali capi, pur essendo, per responsabilità e funzioni, del tutto paragonabili ai capi unità, sono inquadrati formalmente tra gli aiuto capo unità.

Capi a Disposizione

Sono Capi ed i soci adulti che temporaneamente non svolgono servizi nell’associazione nè come educatori nè come quadri.

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